Pensiero

Il gesto pittorico è un atto di trasformazione, un’evoluzione naturale del percorso iniziato con la scultura. 

La ricerca artistica si è spostata dalla solidità della forma alla dinamicità della materia, esplorando il rapporto tra intenzione e casualità.

Le prime opere scultoree indagavano gabbie mentali ed emotive attraverso strutture rigorose e stratificazioni materiche. Con la pittura, il processo si è aperto a una dimensione più fluida, dove l'acrilico su tela e su carta diventa strumento di dialogo.

L’equilibrio tra gesto e materia si sviluppa attraverso stratificazioni, sottrazioni e movimenti spontanei, dando vita a opere che emergono dall’interazione tra controllo e imprevedibilità.

Origini

La formazione artistica ha preso avvio con la scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, sperimentando forme e materiali per esplorare il concetto di trasformazione e movimento.

Questo percorso ha portato a una ricerca cromatica applicata alla tridimensionalità, aggiungendo un nuovo livello espressivo a opere che, per loro natura, nascono prive di colore.

Il passaggio alla pittura è stato una conseguenza naturale di questa sperimentazione, un'evoluzione che ha portato il colore a scivolare dalla scultura alla tela, sedimentandosi in forme mutevoli. 

Stile

Attraverso il processo di stratificazione e sottrazione trasformo ogni rimozione di colore in un’apertura, una finestra che svela ciò che giace sotto la superficie. Questo atto di sottrazione, al tempo stesso delicato e deciso, è come una carezza che rivela strati di memoria e profondità.

Il colore predominante non viene imposto, ma emerge spontaneamente, frutto di un equilibrio tra intenzione e gestualità.

La tela rimane uno spazio aperto, mai completamente riempito, viene lasciata respirare, permettendo al colore di vivere e di esistere nella sua forma più autentica. Solo a quel punto si creerà il dialogo tra presenza e assenza, tra materia e vuoto.

Lavorare in orizzontale mi consente di escludere la gravità come forza condizionante, lasciando che la materia si posi liberamente e trovi il proprio assetto senza costrizioni.

Filosofia 

Il colore è materia viva, un magma in costante movimento che pulsa, si espande e si contrae, rispondendo agli interventi del gesto.  Nel suo fluire si genera un momento di equilibrio sospeso tra intenzione e imprevisto. 

Ogni azione incide sulla forma, ne determina il ritmo e la direzione, trasformando la tela in un luogo di negoziazione, dove il segno emerge, si stratifica e si dissolve.

Il colore avanza e si ritrae, si accumula e si disperde, accogliendo l’errore come parte essenziale del processo, che diventa un'eco sulla superficie, rivelando ciò che resta.

Il risultato è sempre in movimento, frutto di questa tensione perpetua tra ciò che viene mostrato e ciò che il colore, autonomamente, decide di celare o rivelare.

La mia interazione con la pittura riflette una personale esplorazione euristica, accettando la scoperta come metodo e affidandomi all’esperienza, lascio che il lavoro si trasformi oltre il controllo,  aprendo spazi di possibilità inattesi.

Questo approccio nasce dal desiderio di condividere il controllo creativo con il caso, accogliendo la spontaneità come parte integrante del processo.

 

Fiere d'arte e mostre personali

2025

BAF - 20a edizione

Bergamo Arte Fiera, con PoliArt Contemporary Gallery

 2024

BAF - 19a edizione

Bergamo Arte Fiera, con PoliArt Contemporary Gallery

 2021

ONART Gallery, Firenze

Exhibit - "Heuristic Method", mostra personale

 2016

Vultus e vulnus - (mostra Giugno/Settembre) PoliArt contemporary, Rovereto.

2012

Arte Padova – con PoliArt Gallery (Novembre)

Arte Verona – con PoliArt Gallery (Ottobre)

Arte Accessibile, IV edizione – Milano (Aprile)

 

Istruzione

2004 Accademia di Belle Arti di Carrara - Laurea in Scultura

1999 Scuola Edile di Firenze Corso professionale per scalpellini

1997 Istituto d'Arte Porta Romana, Firenze  -  Oreficeria

 

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